«Entrare in relazione» ancora più stretta con le persone, in particolare con «le famiglie, i giovani e i soggetti più fragili». E «ascoltare con un cuore contemplativo le loro storie di vita». Ma soprattutto sostenerle con strumenti concreti: per le famiglie, ad esempio, ci saranno sussidi di preghiera domestica mensili; ai giovani verranno offerti spazi di ascolto e condivisione, anche sui social; mentre per aiutare i poveri e gli ammalati l’invito è ad alimentare il Fondo Gesù Divino Lavoratore. Il cardinale vicario Angelo De Donatis, nella solennità di san Giovanni Battista, ha celebrato i Vespri eccezionalmente nel cortile del Palazzo Apostolico Lateranense, all’aperto; qui, davanti ai parroci prefetti e a un rappresentante laico per ciascuna delle parrocchie romane, ha tracciato gli orientamenti pastorali per il prossimo anno 2020-2021. «Dalla pandemia del coronavirus, questo impegno ne esce rafforzato e non indebolito – ha detto il porporato –. Abbiamo sperimentato, infatti, quanto sia diffusa tra la gente la nostalgia di relazioni autentiche e profonde. Per questo diventa ancora più chiaro che una riforma della vita della Chiesa diocesana e della sua azione evangelizzatrice debba puntare sulla relazione, direi in particolare sul “tu per tu”, mettendoci davvero in ascolto di ciò che le persone pensano, sentono e vivono, prendendoci cura di loro».
Gli orientamenti per il prossimo anno non possono, infatti, prescindere da quanto accaduto negli ultimi mesi: dalla pandemia al prolungato lockdown, alla crisi economica e sociale che ne è seguita. «Papa Francesco nell’omelia della Messa di Pentecoste – ha ricordato il cardinale De Donatis – ha detto: “Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi”. Ci siamo già chiesti, in queste ultime settimane: cosa abbiamo vissuto? Cosa stiamo vivendo? Che cosa vuole dirci il Signore? Cercando di interpretare “i segni dei tempi”, vogliamo ora verificare a quali scelte il Signore ci vuole portare, perché lo Spirito ci ha donato di vivere un kairòs, un momento opportuno e favorevole, una nuova partenza, come avvenne per gli Israeliti e le loro famiglie nella notte della fuga dall’Egitto».
In questo periodo, ricorda ancora il cardinale vicario, sono cresciuti in noi soprattutto tre desideri: «quello di uscire, di incontrarci e di abbracciarci, di cui mi sembra importante tener conto». «Perché sono così forti questi tre desideri e così comuni a tutti? – si è chiesto il vicario – Perché siamo fatti ad immagine di Dio-Trinità. Proprio perché Dio è mistero di unità e comunione, nella diversità delle Persone, non possiamo essere felici se non nell’uscire da noi stessi, per relazionarci con gli altri, in un rapporto che è respiro di Vita e fecondità nell’Amore. Si tratta di vivere veramente “un’estasi”. Creati ad immagine e somiglianza di Dio, noi uomini non giungiamo a compimento, non ci realizziamo, se non in un movimento d’amore di uscita da noi stessi, per incontrare l’altro e vivere la comunione con lui. Siamo chiamati a vivere questo in famiglia, in parrocchia e nei nostri quartieri».
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L’impegno è dunque innanzitutto sul territorio, grazie anche alla mediazione delle équipe pastorali. Verso le famiglie, verso i giovani, verso gli anziani e gli ammalati. «Bisogna creare una mentalità di condivisione che non metta in comune il superfluo, ma parte del necessario – ha detto ancora il cardinale –: la spesa condivisa, la decima dello stipendio, gli affitti solidali; chi non ha avuto il proprio reddito intaccato dalla crisi, pensi a chi ha perso tutto.
Alimentiamo il Fondo Gesù Divino Lavoratore, che è lo strumento con cui vogliamo aiutare più famiglie possibili». Nell’attesa di incontrare a settembre Papa Francesco, che «aiuterà ad approfondire ed illuminare ulteriormente queste prospettive pastorali», il cardinale De Donatis suggerisce di «organizzare un ritiro personale o in piccoli gruppi durante l’estate». Esorta inoltre a leggere alcuni testi: alcuni brani di Evangelii Gaudium; la lettera di Papa Francesco indirizzata alle Pontificie Opere Missionarie del 21maggio 2020; il libro intervista del Papa con Gianni Valente “Senza di me non potete far nulla”, Libreria Editrice Vaticana – San Paolo.